Convento “SS. Annunziata” – Vitulano

Al centro della Valle Vitulanese tra il verde degli ulivi ed i vigneti sorge il Santuario-Basilica “SS. Annunziata e S. Antonio”.
Intorno alla Basilica e ai piedi delle montagne sono sistemati i comuni di Foglianise, Torrecuso, Paupisi, Castelpoto, Vitulano, Cautano, Tocco Caudio e Campoli M.T.

Il Santuario-Basilica – posto nel crocevia nodale dell’intera vallata vitulanese – con la devozione al Santo di Padova e alla Vergine Annunziata è il cuore dell’intera valle. Da ogni parte scendono pellegrini, a gruppi o singolarmente, per incontrarsi con il Signore nel mistico silenzio della Chiesa o per pregare la Madonna o chiedere a Sant’Antonio le grazie ed i favori che sempre dispensa.

Nel Santuario-Basilica vive ed opera una comunità di religiosi dell’Ordine dei Frati Minori, i quali ordinariamente annunciano la Parola di Dio, curano quotidianamente la vita liturgica soprattutto con la celebrazione dell’Eucarestia e degli altri sacramenti (in modo particolare quello della Riconciliazione/Penitenza), con un’attenzione specifica all’accoglienza e alla carità con la presenza di un Centro di Ascolto permanente. Varie sono le manifestazioni di fede e cultura con un’attenzione ai giovani e agli anziani ed ammalati.

E’ celebrata solennemente la festa della Madonna Annunziata (25 marzo) così come le altre festività mariane.
In onore del Santo di Padova si celebra la festa del 13 giugno che è momento conclusivo di celebrazioni che iniziano dall’ultima domenica di aprile che le famose e tradizionali processioni del Santo nei paesi della Valle. Nello specifico – nelle domeniche di maggio – la statua del santo, accompagnato da “fiumane” di pellegrini a piedi è portato a spalla prima a Campoli M.T., poi a Cautano/Cacciamo, a Tocco Caudio e a Vitulano, attraversando anche parte del comune di Foglianise. Varie sono poi le iniziative legate al Santo di Padova, sia religiose come la festa della Lingua (incorrotta) nel mese di febbraio, i 13 martedì maggiori in onore del santo dalla metà di marzo. Varie sono anche le iniziative culturali annesse al Festa del Santo come l’annuale concorso fotografico per le Peregrinatio e quelle caritative con l’accoglienza dei poveri e degli ammalati.

La devozione alla Madonna Annunziata risale alle origini della presenza francescana, quando secondo la tradizione lo stesso San Bernardino da Siena per la costruzione del Convento e la Chiesa volle donare una tavola dell’Annunziata che gli esperti dicono essere di Anonimo della Scuola senese del XV secolo.
La chiesa che era sorta all’incrocio del tratturo regio sulle rovine di un’antica cappella dedicata a Santa Maria dopo tale donazione del Santo senese iniziò le celebrazioni ed il culto della SS. Annunziata ininterrottamente è stato mantenuto e potenziato nel tempo.

La devozione a Sant’Antonio di Padova risale alla prima metà del sec. XVI, quando i frati francescani fecero arrivare da Napoli un’immagine di Sant’Antonio di Padova. La statua che ancora si conserva nel Museo della Basilica “Padre Isaia Columbro” è di scuola catalana ed il santo è raffigurato con il giglio, il libro dei Vangeli e sul libro la fiamma di fuoco. Poi – iniziate le grandi processioni a piedi – la statua, troppo pesante, agli inizi del XVII secolo fu sostituita con una più leggera. Oggi la statua processionale è collocata nella Cappella del Santo nel Santuario-Basilica esposto quotidianamente alla venerazione dei fedeli. Nel 1587, Francesco Gonzaga di Mantova, scrivendo la storia dei conventi francescani del tempo ed il relativo culto scriveva: «nella Valle di Tocco esiste una immagine di Sant’Antonio di Padova, celeberrima per miracoli». Il culto e la devozione al Santo di Padova si sono sempre mantenuti costanti. Oggi giungono pellegrini sia dai paesi della Valle che dalla provincia beneventana che dell’intera regione Campania.

La Chiesa in architettura rinascimentale, a croce latina e tre navate, con pavimento in maiolica, colonne in pietra e soffitto a botte fu consacrata il 18 novembre 1715. Vanta una facciata in pietra con rosone centrale e vetrate istoriate. Il Campanile, svettante nel cielo, è a 4 ordini con tre campane, delle quali la più antica è del XVII secolo.
Per desiderio dei religiosi dell’Ordine dei Frati Minori custodi e la sollecitudine di S. Ecc. Mons. Carlo Minchiatti, Arcivescovo metropolita di Benevento, la Chiesa, con Breve Apostolico del Santo Padre Giovanni Paolo II del 10 novembre 1989 – notificato con Decreto della Congregazione del Culto Divino e della disciplina dei Sacramenti del 10 luglio 1991 -, fu elevata a Santuario-Basilica dedicata alla SS. Annunziata e a Sant’Antonio di Padova.

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