Ricorre quest’anno l’ottavo centenario del Natale di Greccio, dove nel 1223 San Francesco – come raccontano i biografi – «volle rappresentare la nascita del Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello».
Per ricordare tale anniversario, lunedì 4 dicembre 2023, alle ore 17.00, nella Sala del Centenario del Convento della Basilica della Madonna delle Grazie di Benevento, il Centro Studi del Sannio ha organizzato un incontro sul Presepe. Interverranno S. E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo di Benevento; Fr. Luciano de Giusti, Ministro provinciale della Provincia San Bonaventura di Lazio-Abruzzo; il prof. Elio Galasso, storico dell’arte, direttore emerito del Museo del Sannio.
In tale occasione, sarà inaugurata una mostra dal titolo “Con gli occhi di Francesco”, con opere del Maestro Carmelo Ciaramitaro, artista siciliano contemporaneo, che permettono di entrare nel mistero del Natale, con gli occhi del Santo di Assisi. La mostra rimarrà nella Basilica della Madonna delle Grazie fino al 10 dicembre, per poi essere esposta in altri Conventi della nostra Provincia dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia, che ha organizzato tale iniziativa.
Sempre per l’ottavo Centenario del Natale di Greccio, Papa Francesco ha voluto concedere l’indulgenza plenaria venendo così incontro alla richiesta avanzata dalla Famiglia Francescana: dall’8 dicembre 2023, Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, al 2 febbraio 2024, Festa della Presentazione al tempio di Nostro Signore Gesù Cristo, andando a visitare le chiese tenute dalle famiglie francescane e sostando in preghiera davanti ai presepi, ivi allestiti, i fedeli potranno conseguire l’Indulgenza plenaria alle solite condizioni. Così pure quanti sono malati o impossibilitati a partecipare fisicamente, potranno ugualmente fruire del dono dell’Indulgenza plenaria, offrendo le loro sofferenze al Signore o compiendo pratiche di pietà.